Rune

Le rune, un'antica forma di scrittura che risale alle culture germaniche e nordiche, sono molto più che semplici simboli su pietre o legna. Rappresentano una ricca tradizione piena di significato e potere mistico. In questo blog ci immergiamo nel mondo delle rune, scopriamo i diversi tipi di scritture runiche ed esploriamo il significato dietro ogni lettera. 

Le più antiche iscrizioni runiche (che abbiamo trovato finora) risalgono al II secolo d.C. La scrittura runica più antica e conosciuta è il Futhark Antico Germanico, chiamato così per le prime sei lettere della scrittura: F, U, Th, A, R e K. Questo alfabeto era composto da 24 caratteri, noti come rune, utilizzati sia per la comunicazione che per scopi magici. Ogni runa aveva un valore fonetico specifico e un significato simbolico più profondo radicato nel mondo naturale e spirituale. 

Il Futhark Antico Germanico era la più antica scrittura runica ed era usata dalle tribù germaniche nel periodo compreso tra circa 150 e 800 d.C. Era composto da 24 caratteri, divisi in tre file di otto rune, noto come "futhark". Questa scrittura era utilizzata principalmente nell'area germanica, che si estendeva su parti della Scandinavia, Germania, Paesi Bassi e Inghilterra. Il Futhark Antico Germanico conteneva le lettere: 

ᚠ - Fehu

ᚢ - Uruz

ᚦ - Thurisaz

ᚨ - Ansuz

ᚱ - Raido

ᚲ - Kaunan

ᚷ - Gebo

ᚹ - Wunjo

ᚺ - Hagalaz

ᚾ - Naudiz

ᛁ - Isaz

ᛃ - Jera

ᛇ - Ihwaz

ᛈ - Pertho

ᛉ - Algiz

ᛊ - Sowilo

ᛏ - Tiwaz

ᛒ - Berkana

ᛖ - Ehwaz

ᛗ - Mannaz

ᛚ - Laguz

ᛜ - Ingwaz

ᛟ - Othala

ᛞ - Dagaz

Il Futhark Giovane, noto anche come il Futhark Vichingo, si sviluppò dal Futhark Germanico Antico ed era principalmente utilizzato durante l'era vichinga, dal circa 800 al 1200 dopo Cristo. Il Futhark Giovane era composto da 16 caratteri e risultava quindi semplificato rispetto alla scrittura più antica. Questo alfabeto veniva utilizzato principalmente in Scandinavia e influenzò le prime lingue norvegese, svedese e danese. Il Futhark giovane contiene le lettere:

ᚠ - Fé

ᚢ - Úr

ᚦ - Þurs

ᚬ - Áss

ᚱ - Reið

ᚴ - Kaun

ᚼ - Hagall

ᚾ - Nauðr

ᛁ - Íss

ᛅ - Árr

ᛋ - Sól

ᛏ - Týr

ᛒ - Bjarkan

ᛘ - Maðr

ᛚ - Lögr

ᛦ - Yr

Esploriamo alcune delle rune più importanti nel Futhark Germanico Antico e nel Futhark Giovane e scopriamo i loro significati:

Fehu (F): Rappresenta ricchezza, abbondanza e prosperità materiale.

Uruz (U): Simboleggia forza, vitalità e salute fisica.

Thurisaz (Th): Sta per protezione, difesa e resistenza interiore.

Ansuz (A): Rappresenta comunicazione, saggezza e ispirazione.

Raido (R): Simboleggia viaggio, avventura e crescita personale.

Kaunan (K): Sta per illuminazione, trasformazione e forza interiore del fuoco.

Il Futhorc Anglo-Sassone era una variante del Futhark Germanico Antico ed era utilizzato dalla popolazione anglosassone in Inghilterra dal V al XI secolo d.C. Questo alfabeto differiva in alcuni segni e nei valori fonetici di alcune rune rispetto al Futhark Germanico Antico.

ᚠ - feoh

ᚢ - ur

ᚦ - thorn

ᚩ - os

ᚱ - rad

ᚳ - cen

ᚷ - gyfu

ᚹ - wynn

ᚻ - haegl

ᚾ - nyd

ᛁ - is

ᛄ - ger

ᛇ - eoh

ᛈ - peord

ᛉ - eolh

ᛋ - sigel

ᛏ - tir

ᛒ - beorc

ᛖ - eh

ᛗ - mann

ᛚ - lagu

ᛝ - ing

ᛟ - eo

ᛞ - daeg

L'alfabeto runico giocava un ruolo importante sia nella religione germanica che in quella vichinga. Era utilizzato per vari scopi, che spaziavano dalle pratiche religiose ai rituali magici. Ecco alcuni esempi di come l'alfabeto runico fosse applicato nel contesto di queste religioni:

Le rune erano spesso utilizzate come mezzo per ottenere intuizioni sul futuro e per ricevere risposte a domande importanti. Venivano consultate da messaggeri divini o da sciamani e indovini che sapevano interpretare le rune.

L'alfabeto runico veniva utilizzato anche su amuleti e talismani per offrire protezione contro il male e la sfortuna. Le rune servivano come simboli di forza ed erano viste come un modo per allontanare gli spiriti maligni.

Le rune venivano incise su pietre, armi, gioielli e altri oggetti utilizzati nei rituali religiosi. Queste iscrizioni potevano contenere preghiere, benedizioni o inni in onore degli dèi.

Durante i funerali, le rune venivano spesso utilizzate per incidere i nomi dei defunti sulle lapidi, insieme a simboli legati alla transizione verso l'aldilà. Queste iscrizioni servivano come tributo ai defunti e come mezzo per ricordarli.

Le rune venivano talvolta utilizzate per segnare luoghi di importanza religiosa, come santuari e luoghi di offerta. Fungevano da guida per coloro che visitavano questi luoghi e potevano anche contenere messaggi per gli dèi.

L'uso della scrittura runica diminuì gradualmente dopo la conversione dei popoli germanici e scandinavi al cristianesimo. L'alfabeto latino venne utilizzato sempre più per la comunicazione scritta.