Simbolismo pagano: il torque

L'immagine conosciuta del torque è quella in cui viene indossato da feroci guerrieri celtici armati di scudo e lancia in guerra contro i romani o altre tribù celtiche. Ma il torque è molto più di un semplice ornamento. In questo blog raccontiamo il simbolismo più profondo del torque.

Un torc (Torq,Torque) è un grande collare rigido in metallo. Può essere realizzato da un unico pezzo o da diversi fili intrecciati insieme. La maggior parte dei torques è aperta nella parte anteriore. Tuttavia, alcuni sono completamente circolari e dotati di una chiusura che consente di indossarli. I torques possono essere realizzati in qualsiasi tipo di metallo, molti torques in metalli preziosi come l'oro e argento sono stati ritrovati. 

I torque sono conosciuti come un caratteristico gioiello celtico. Questa immagine è nata perché i Celti sono spesso raffigurati con torques e perché i Romani hanno enfatizzato i torques come caratteristici dei Celti. Tuttavia, anche altri popoli indoeuropei indossavano torques. I torques furono indossati tra i successivi età del bronzo europei, dal 1200 a.C. al III secolo d.C., e successivamente questa tradizione fu portata avanti dai popoli germanici come i Vichinghi. I torques furono indossati anche da popoli come gli Sciti, gli Illiri, i Traci, i Celti (Galli), i Germani, i Vichinghi e talvolta persino dai Romani. Tutti questi popoli condividevano tra loro la loro origine proto-indoeuropea. È possibile che i torque siano quindi riconducibili alla cultura delle steppe indoeuropee. 

I popoli indoeuropei avevano una forte cultura dharmatica legata ai giuramenti in cui la loro religione pagana si concentrava sull'ordine cosmico. L'ordine cosmico indoeuropeo è il principio di armonia ed equilibrio all'interno dell'universo, in cui tutto funziona secondo leggi fisse. Nel pensiero vedico questo concetto è chiamato "Rta", mentre i Greci lo chiamavano "Kosmos". Rta è una forza dinamica che regola sia la natura che concetti astratti come la morale, e garantisce un equilibrio sia nella natura che nella società. Agire in conformità con Rta, noto anche come "dharma", è essenziale per il benessere individuale e collettivo. Violare queste leggi cosmiche, "adharma", porta al caos e alla miseria. Divinità come le Nornen, Matres e Moirai sorvegliano questo ordine.

Per mantenere questo ordine cosmico, la società era composta da diversi strati: la classe religiosa & dominante, la classe dei guerrieri, la classe lavoratrice. Ogni classe aveva le sue responsabilità e queste erano garantite tramite accordi, giuramenti. Probabilmente i torques e anche i bracciali superiori fungevano da anelli di giuramento. Questi anelli di giuramento rappresentavano il giuramento tra il portatore e la persona, il dio o la tribù a cui aveva prestato giuramento. 

Gli archeologi dibattono sulla datazione dei torques; alcuni potrebbero essere stati tramandati per generazioni come cimeli. I torques erano probabilmente ereditabili come un giuramento. Nei lavori di Omero, i guerrieri Glauco e Diomede interrompono il loro combattimento e scambiano doni quando scoprono che i loro nonni avevano una relazione ospite-ospitante.

Nella mitologia celtica, gli dei e le dee sono talvolta raffigurati con torques, come il dio Cernunnos, che in diverse immagini indossa uno torc al collo, mentre altri sono appesi alle sue corna o tenuti in mano, come si vede sul calderone di Gundestrup. Oltre a rappresentare potere e ricchezza, questi torques potrebbero simboleggiare il loro giuramento all'ordine cosmico. 

I torques vengono spesso ritrovati in combinazione con bracciali che probabilmente avevano una funzione simile. 

I materiali di lusso con cui la maggior parte dei torques è realizzata mostrano che i torques sono chiaramente associati all'aristocrazia. All'interno dell'aristocrazia indoeuropea, religione e governo erano praticamente nelle mani della stessa persona. Così, l'imperatore romano era visto anche come sommo sacerdote e il druido celtico aveva grande potere politico. Anche la guerra, in particolare le razzie condotte da bande di guerra (i Kóryos) possono essere considerate semi-rituali. La classe guerriera era la classe 'libera' all'interno della società. Paragonabile all'avere personalità giuridica. Probabilmente anche loro, in alcuni casi, indossavano torques o bracciali. Questi erano ambiti bottini dai legionari romani dopo le battaglie. 

A volte le torques vengono ritrovate in gruppi, senza una chiara associazione con una sepoltura. Questo può rappresentare la rottura rituale di un giuramento, ad esempio quando un leader è morto. Ma può anche rappresentare il giuramento rituale di fedeltà a una divinità specifica e quindi simboleggiare protezione. 

Oltre ai gioielli, il torc potrebbe essere stato utilizzato anche nei rituali, con alcuni esemplari che contenevano pietre tintinnanti o pezzi di metallo. Tuttavia, alcune torques erano troppo pesanti da indossare e probabilmente erano destinate a immagini di culto. 

Fino al III secolo a.C., le torques venivano trovate principalmente nelle tombe femminili, mentre in periodi precedenti e successivi erano associate agli uomini. Le immagini di dei e guerrieri che indossano torques sono anche per lo più maschili. Il significato preciso di ciò rimane poco chiaro. Sebbene la società indoeuropea fosse patriarcale, conosceva anche aristocratiche femminili, alcune delle quali furono sepolte in tumuli prestigiosi. È possibile che le torques nelle tombe diano un'immagine distorta poiché solo una piccola parte delle tombe è stata ritrovata. Potrebbe anche essere che gli uomini durante la loro vita o dopo la loro morte donassero il loro torque alle donne per indossarlo.

I torques più antichi conosciuti erano realizzati in diverse forme, come il tipo "nastro ritorto" e varianti con sezioni trasversali quadrate, a X o rotonde. Esempi di questi risalgono al XII o XI secolo a.C. e sono stati trovati a Tiers Cross, Galles. Il Milton Keynes Hoard conteneva due grandi torques con forme rotonde più spesse, simili a braccialetti. Torques dell'età del bronzo, spesso di piccole dimensioni e talvolta utilizzati come braccialetti, armille o gioielli per bambini o statue, sono stati trovati anche in Inghilterra.

I torques compaiono anche nell'arte partica e scitica. Nell'arte partica, la "statua di Shami" raffigura un nobile con una collana priva dei dettagli caratteristici dell'età del ferro. I torques scitici, dalla prima età del ferro, presentano decorazioni orientali classiche e si trovano nell'arte thraco-cimmerica. 

Importanti ritrovamenti sono i torques d'oro nel Mooghaun North Hoard (ca. 800–700 a.C.) dall'Irlanda e i torques scitici dalla regione del Kuban in Russia, risalenti al IV secolo a.C. Torques con motivi animali compaiono anche nell'arte dell'impero achemenide persiano.

I torques erano prominenti nelle culture celtiche che si estendevano lungo la costa atlantica, dalla Spagna all'Irlanda, e su entrambi i lati del Canale della Manica. In Gran Bretagna e Irlanda, sono stati trovati torques del tardo periodo La Tène, spesso riccamente decorati e risalenti al III al I secolo a.C.

Un'altra scoperta notevole è un pesante torc d'argento con terminazioni a testa di toro proveniente da Trichtingen, Germania, risalente al II secolo a.C. e pesante oltre 6 chili. Il Snettisham Torc, trovato a Norfolk, Inghilterra, contiene un chilogrammo d'oro ed è uno degli esemplari più raffinati del I secolo a.C.

Una delle più famose raffigurazioni classiche di un torc si può vedere nella copia romana della statua greca Il Gallo morente, che mostra un guerriero gallico ferito nudo, tranne che per il torc. Questa statua si riferisce alle descrizioni di Polibio sui gaesatae, guerrieri celtici dell'Italia settentrionale e delle Alpi, che parteciparono alla Battaglia di Talamone nel 225 a.C. Il torc era anche presente in modo prominente nelle prime statue celtiche di figure umane, come il Guerriero di Hirschlanden del VI secolo a.C.

Nei testi mitologici irlandesi medievali, come il Lebor Gabála Érenn (XI secolo), vengono menzionati anche i torques. Si dice che Elatha, una figura della mitologia irlandese, indossasse cinque collari d'oro quando incontrò Ériu.

Dopo la conquista romana della Gran Bretagna, a partire circa dal 75 d.C. e per almeno un secolo, emerse in Britannia romana un nuovo tipo di torc, noto come "torc a perline". Questo tipo di gioiello era particolarmente diffuso nelle aree di confine settentrionali e presentava due varianti: il tipo A, composto da perline singole, e il tipo B, realizzato in un unico pezzo. A differenza dei precedenti torques celtici dell'età del ferro, spesso realizzati in metalli preziosi e associati all'élite, queste versioni romane erano fabbricate in leghe di rame. Ciò suggerisce che questi torques fossero più ampiamente diffusi e indossati da diversi strati della società, anziché esclusivamente dall'élite.

I Romani adottarono il torc come decorazione militare, come dimostra la leggenda di Tito Manlio, che nel 361 a.C. uccise un guerriero gallico e ne prese il torc. Questo portò la sua famiglia a prendere il soprannome di Torquatus. Durante la Repubblica romana, il torc veniva usato come tributo per soldati illustri. Sebbene siano stati scoperti solo pochi torques romani, Plinio il Vecchio riferisce che i Romani raccolsero 183 torques dai morti celtici dopo una battaglia nel 386 a.C.

Il guerriero gallo-romano di Vacheres, raffigurato in abiti militari romani, potrebbe indossare un torc come simbolo della sua origine celtica. Quintiliano menziona che i Galli offrirono all'imperatore Augusto un torc d'oro che pesava quasi 33 chili. Un torc dal Winchester Hoard del I secolo a.C., in stile celtico ma realizzato con tecniche romane, suggerisce che tali oggetti potessero servire come doni diplomatici tra Romani e capi tribù celtici.

I torc celtici caddero in disuso durante il periodo delle migrazioni, quando i Germani preferivano altri tipi di anelli. Intorno all'epoca vichinga, il torque tornò in voga, con catene d'argento in stile torc particolarmente popolari. Collane simili sono anche caratteristiche degli stili di gioielli di varie altre culture ed epoche.

Anelli e bracciali svolgono un ruolo importante nelle prime culture germaniche, come dimostrano i ritrovamenti archeologici e le fonti testuali. Sono principalmente associati alla ricchezza e servivano come valuta nell'alto medioevo. Inoltre, gli anelli erano essenziali per il giuramento di voti sacri, spesso in connessione con le divinità. Nella mitologia germanica, gli anelli simboleggiano la sacralità e sono cruciali per mantenere le relazioni tra governanti e i loro vassalli. Questo significato culturale degli anelli è rimasto anche durante e dopo la cristianizzazione dei popoli germanici, con la donazione di anelli e il giuramento di voti come tradizioni persistenti.