Il termine latino "Triquetra" si riferisce a un motivo triangolare in cui le linee si intrecciano. I primi esempi di questo simbolo risalgono all'età del ferro europea. In questo blog esploriamo l'origine della triquetra e indaghiamo il significato di questo simbolo.
Triquetra in archeologia
Il termine "triquetra" è usato in archeologia per descrivere qualsiasi figura composta da tre archi, inclusi disegni come il triskelion simile a una "mulino a vento". Le triquetras appaiono frequentemente dal IV secolo a.C. come decorazioni su ceramiche provenienti da Grecia, Anatolia e Persia. Si trovano anche su monete licie antiche. Nell'arte pre-cristiana, la triquetra è meno presente rispetto al triskelion. Il simbolo potrebbe avere un'origine orientale ed essere stato adottato dai Greci. Sebbene sia possibile che la triquetra abbia un'origine proto-indoeuropea, manca una prova convincente.
La triquetra appare anche su pietre runiche nel Nord Europa, come le pietre runiche di Funbo, e su monete germaniche antiche. Nella forma, assomiglia al valknut, un simbolo composto da tre triangoli intrecciati, trovato in contesti simili.
La Triquetra nell'arte celtica insulare
L'arte celtica insulare è fortemente influenzata dagli stili artistici germanici del periodo delle migrazioni (300-900 d.C.). Questi stili si fusero nell'arte iberno-sassone con lo stile celtico La Tène, che continuò a esistere in Irlanda, anche dopo il dominio romano della Britannia. L'arte iberno-sassone era fortemente influenzata dal cristianesimo, e la triquetra probabilmente rappresentava la santa trinità (padre, figlio e spirito santo).
In questo stile artistico altomedievale, la triquetra era comune nelle miniature dei libri, come nel Libro di Kells, e su monete anglosassoni dal 710-760 d.C. Un notevole esempio di lavorazione in pietra altomedievale con la triquetra è il frithstool anglosassone nell'Abbazia di Hexham.
La triquetra sulle pietre runiche
Sulla Pietra Runica Vikinga di Funbo U 937 è raffigurata una triquetra. Questa pietra runica originariamente faceva parte di un gruppo più grande e menziona i nomi di membri della famiglia deceduti. La triquetra può qui simboleggiare la continuità della famiglia o il legame familiare. Questo richiama paralleli con il significato del Valknut, che forse rappresenta il legame eterno con Odino.
La Triquetra, Triskelion o Valknut di Snoldelev
Sulla Pietra Runica di Snoldelev in Danimarca sono presenti diversi simboli in combinazione con la scrittura runica. La scrittura menziona che Gunnvaldr è un Þulʀ, un titolo che potrebbe indicare un sacerdote o uno skald (bardo). In antico norreno, þula significa "litania" e si riferisce a un uomo saggio, capo tribù o re. Sul calcolo sono raffigurati sia la svastica che una triquetra, con la triquetra formata da diversi corni per bere. Il modo in cui il simbolo è raffigurato solleva dubbi se si tratti di un Valknut, una triquetra o un triskelion.
Corni per bere erano oggetti cerimoniali, usati durante feste, rituali di offerta o pratiche vincolate da giuramento. In questo contesto, la svastica può simboleggiare il sole immortale che porta fertilità sulla terra, mentre la triquetra potrebbe esprimere la fedeltà eterna al fondatore della pietra runica, Gunnvaldr.
Il numero tre nel contesto pagano
I numeri tre e nove ricorrono spesso nel paganesimo indoeuropeo. Nella tradizione norrena, l'albero della vita Yggdrasil collega tre regni diversi e con i suoi rami connette nove mondi. Le dee del destino sono sempre in tre, e ci sono tre fasi di Ragnarok. Anche molte leggi Brehon antiche irlandesi contengono tre o nove eccezioni. Il numero tre gioca un ruolo importante nelle storie mitologiche dei popoli con un background indoeuropeo. Per questo motivo, il simbolo Valknut è composto da tre triangoli e il triskelion da tre braccia. Probabilmente questi numeri venivano usati per strutturare l'ordine cosmico.
Conclusione
La triquetra è un simbolo che veniva usato già nel IV secolo a.C. Potrebbe avere un'origine Proto-Indo-Europea più ampia, anche se questo non è certo. Il segno assomiglia al Valknut norreno antico (dell'età del ferro) e al triskelion (del Neolitico). Il significato di questo simbolo varia a seconda della fede. Nel paganesimo europeo probabilmente rappresentava l'eterna unione, l'immortalità o la fedeltà. Nel cristianesimo simboleggiava la santa trinità (padre, figlio, spirito santo). Oggi, i gruppi Neo-Pagani interpretano il simbolo in modi diversi, a seconda del loro approccio ricostruttivo.